In televisione e alla radio, non è raro sentir parlare di associazione a delinquere, soprattutto con riferimento ai gruppi mafiosi e camorristici. Purtroppo, l’associazione per delinquere (denominazione corretta della più diffusa associazione “a” delinquere) è un fenomeno tristemente noto soprattutto nel nostro Paese a causa delle azioni criminose poste in essere dai clan presenti sul territorio.
Le ragioni del dubbio ermeneutico che, ancorché brevemente, si passa ad esporre, hanno scaturigini complesse, come peraltro complessa appare la stessa formazione giuridica della nozione di concorso esterno in figure di reato di tipo associativo.
L'accertamento della partecipazione di un soggetto sottoposto a prolungata detenzione ad una organizzazione di tipo mafioso distinta da quella di originaria affiliazione, anche se connotata da parziali sovrapposizioni nella componente soggettiva, non può fondarsi sulla verifica - in negativo - della mancanza di elementi da cui inferire l'intervenuta dissociazione dal gruppo criminale di appartenenza, ma impone la prova - positiva - della volontà manifesta di aderire alla nuova consorteria e di assicurare consapevolmente il proprio contributo oggettivamente apprezzabile alla vita ed all'organizzazione del gruppo appena formato, sia pure solo di carattere morale. (Annulla in parte con rinvio, application. Napoli, 22/05/2013 )
Non è invece necessaria una vera e propria organizzazione con distribuzione specifica di compiti e con gerarchie interne.
Se l’associazione è armata si applica la pena della reclusione da quattro a dieci anni nei casi previsti dal primo comma e da cinque a quindici anni nei casi previsti dal secondo comma.
Lo condannava (in solido con il coimputato C.G.) alla rifusione delle spese e al risarcimento dei danni in favore delle costituite parti civili Provincia Regionale di Palermo e Comune di Palermo da liquidarsi in separato giudizio, rigettando le richieste di pagamento di provvisionali immediatamente esecutive.
nine.6. Non meritano accoglimento neppure le censure difensive riguardanti il ruolo di "vittima" di D. (al pari dell'amico B.) e l'omessa specificazione dei vantaggi tratti dall'imputato dall'opera di mediazione svolta tra B. e "cosa nostra" palermitana.
la persona trasportata è stata esposta a pericolo for every la sua vita o per la sua incolumità for every procurarne l’ingresso o la permanenza illegale; c) la persona trasportata è stata sottoposta a trattamento inumano o degradante for every procurarne l’ingresso o la permanenza illegale;
Organizzatori: sono coloro che coordinano l’attività dei singoli soci per assicurare la nascita dell’associazione.
Il complesso degli elementi probatori in precedenza menzionati, valutati anche alla luce dell'apporto conoscitivo fornito da C. S. (pur nei limiti ricordati a f. 383 della sentenza impugnata) e dei profili già ritenuti definitivamente acquisiti dalla sentenza del 9 marzo 2012 (oggettiva prosecuzione dei pagamenti, identità delle relative modalità e della causale, riconducibile advert una protezione complessiva di B.S. Associazione a delinquere stampo mafioso che l'aveva specificamente sollecitata tramite D.
10.2. for each argomentare che le lamentele di C. for each il comportamento scostante di D. non avevano in alcun modo mutato la natura del patto tra loro stipulato e la sostanza dei loro rapporti, la Corte d'appello richiamava le seguenti risultanze probatorie:
La sentenza impugnata metteva in luce l'attendibilità intrinseca ed estrinseca delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, soggetti tutti inseriti a vario titolo nel sodalizio di stampo mafioso, la loro idoneità a riscontrarsi reciprocamente circa la perdurante attualità, pur dopo la morte di Bo.
22. La motivazione della sentenza impugnata è manifestamente illogica e contraddittoria anche nell'illustrazione di altri elementi, ritenuti, invece, dalla Corte territoriale espressivi della penale responsabilità dell'imputato.
Le considerazioni sulla struttura dell’art. 416 c.p., in comparazione con l’art. 416 bis c.p., conducono la Corte di Cassazione a motivare dettagliatamente le ragioni ostative al concorso esterno al reato di associazione a delinquere.